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VARIABILI NEL MARGINE D’ERRORE

LA PROPEDEUTICITA' DELL'EFFETTO FARFALLA IN UN SISTEMA DIS-FISICO Le vigne sono basse e il sole alto, spengo per qualche minuto il telefono cellulare. Non mi resta nulla, resto sospesa. La macchina è a ridosso di un piazzale di sosta incastonato fra la montagna e il ciglio di un burrone recintato. Esco dall'automobile, lascio la portellaContinua a leggere "VARIABILI NEL MARGINE D’ERRORE"

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RIMEDI CONTRO I CAPELLI BIANCHI

POCO-BREVE STORIA DI INQUILINI ALBINI IN CERCA DI CASA Permettendo spazio alla discontinuità ideologica che mi caratterizza alle prime ore, mi sveglio, dischiudo la finestra ed inizio a transitare ruminosamente per la camera per poi inclinare il busto di poco in avanti, spingendo ad introdurmi verso il bagno. Il bagno è nuovo, sconosciuto, familiare, luminoso.Continua a leggere "RIMEDI CONTRO I CAPELLI BIANCHI"

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LA CONTRO-TENDENZA AL REGRESSO PER EVOLUZIONE

UN'IPOTESI COMPOSITA Accade questo: stretta, a-specificatamente anacronistica, la voglia di argomentare occhieggiando alla fotocamera di quello che è, probabilmente, quello che vedo io, quello che vedi tu. Sguardi fugaci, così si articola un rapporto intimo all'interno di una camera. Steso, indigente e fuori da ogni parametro e presupposto congiunto, qualsivoglia appreso, conosciuto dagli altri. CiContinua a leggere "LA CONTRO-TENDENZA AL REGRESSO PER EVOLUZIONE"

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(senza/con)

Lasciando, si parte dal lascito alle costruzioni. Retoricamente, s'incomincerebbe scrollando lungo il sud delle scapole tutto quello che al pensiero e alla parola aggradano per un significato che riempie metafisiche e quotidianità motrice - le emozioni, il sentimento, la motivazione, l'autorealizzazione, la finalizzazione o la completezza - per potersi sempre più accorgere della sottigliezza eContinua a leggere "(senza/con)"

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Cervicale C1, C2, C3 – Tesla Mandibolare

Cervicale a cerchio, radici C1, C2, C3. A partire dalla quarta, la risposta trasla evaporando nell'epicentro della discontinuità. M'alzo, mi corico ancora. Nella stanza la finestra schiusa, il lenzuolo circense a ruota e gli indumenti accatastati. Paraurti nella nebbia, fanali in sospensione. Due suoni - uno sordo, l'altro sente. Torno a tracciare geometrie inconclusive, comeContinua a leggere "Cervicale C1, C2, C3 – Tesla Mandibolare"

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LA SINGOLARITA’ RIPETITIVO-DUALISTICA

SINTOMATOLOGIA DEL CAFFE' Ticchettìo. Ticchettìo si dice? Ticchettìo di pioggia. Come un ladro disarmato, mi sveglio lentamente, mi sviscero dalle coperte, mi dirigo verso l'erogatore di caffè. Accompagno le gocce d'acqua che scendono al suolo con i passi, vado a ritmo. La macchinetta brontola. Ed eccoli soggiungere, arrivano. I fuggiaschi, le parole camuffate da pensiero.Continua a leggere "LA SINGOLARITA’ RIPETITIVO-DUALISTICA"

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L’ETICA DELL’AUTENTICITA’

CONCEDERSI ALLA DISTANZA PER POTERSI REINVENTARE SUL PALCO DELLA META-FAMILIARITÀ BREVE TRATTATO SUL MALINCONICO OGGETTUALE Partire, rivolgersi, alimentarsi e tornare, voltarsi: è il ciclo indissolubile del viaggio all'interno del quale la meta non assume più la rilevanza prediletta dalla regola. Quando si nasce, si è soggetti biochimicamente blaterando ad alterazioni secretivo-ormonali materne del sistema dopaminergicoContinua a leggere "L’ETICA DELL’AUTENTICITA’"

OL-TRE VÉDUTA

INNAMORAR-MI ESISTO Venerdì pomeriggio, il navigatore sceglie di farmi fare un tragitto insolito, che ricopre ben due ore e cinquantasette del tempo da sottrarre, o aggiungere, alla vita medio-bassa. É un viaggio di andata, quello che m’attende a ripercorrer folate di ventre a cassa toracica prestante, che somiglia all’itinere in ritorno, il nostalgico caposaldo dellaContinua a leggere "OL-TRE VÉDUTA"

ANELITO ANESTESIA

Son giorni, giorni, giorni, che mi premuro d'ascoltare ininterrottamente i brani di Birdy. Ovunque. Per le vie, in automobile, in bagno, in soggiorno, sottoscala, al parco comunale, nei parcheggi e nelle zone di sosta in cui mi fermo. Rammento di quando al terzo liceo l'ascoltai per la prima volta, e fu esattamente ciò di cuiContinua a leggere "ANELITO ANESTESIA"

RUSCELLO SU GONDOLA

DI MORBIDEZZA CEREBRALE E ALTRI INCANTESIMI Adesso, il sole tramonta intorno alle sedici e trenta. Non attende più, all'infinito, la giunzione sostitutiva promossa dalla luna. Le cede il posto rapidamente. Mi fermo a bordo di una panca, sosto per qualche minuto. Le nuvole si rischiarano e i colori s'adombrano, ed è una bella parentesi antiteticaContinua a leggere "RUSCELLO SU GONDOLA"

D’AMORE CHE NON PARLA D’AMORE

ISTITUZIONE DI UN BLUES DA NUDITA' La camera è una planimetria a suoni cavi, dolci. Indosso un gambaletto buono, indumenti caldi, aderenti. Seggo a lato del divano, cingo fra le dita il gambo di un calice. Il giradischi favorisce Seven, a seguire Hard to Let Go, dei Men I Trust. I Hope to Be Around,Continua a leggere "D’AMORE CHE NON PARLA D’AMORE"

ZARIFA FLOREALE

DANZE DI UN EGITTO VICINO Ho nelle cuffie Reflections, dei The Neighbourhood. Il vento incomincia a sagomizzarsi sui miei abiti autunnali, allorchè Novembre mi sussurra d'esser pronto per tendermi la mano. Svolto sulla quarta, gli stivali a tacco medio tratteggiano sostantivi sull'asfalto della città. Il giaccone in denim scamosciato contrasta la desunta eleganza della parteContinua a leggere "ZARIFA FLOREALE"

DI COSTUMI E STRA-ORDINARIETA’

(ALLE VOLTE ESISTONO) Il computer è acceso, nella tab di navigazione rimangono aperte quattordici pagine: alcune su PubMed, altre da Scholar, altre provenienti dal New England Medical Journal e altre ancora dal The Mend Project. Le elucubrazioni vengono consigliate dal professionista con cui v'è consulto terapeutico. Tre volte alla settimana, mi alzo, mi vesto, miContinua a leggere "DI COSTUMI E STRA-ORDINARIETA’"

SE’-LVA DESERTO

Sélva era una nòmade a est del territorio. Aveva il torso granitico, i fianchi malleabili e i talloni segnati dal cammino. Non sapeva né quando era nata, né perché. Le gambe snelle fléttevano celeri, poiché sapeva che gli Uomini eran ben distanti dai lupi o dai fòrestieri felini, e potevan vestire gli abiti della menzogna.Continua a leggere "SE’-LVA DESERTO"

DIALETTICA DI UNA RIPRESA DESTRUTTURALIZZATA

DI PADRI E FIGLI, DI CONIUGI NON CONGIUNTI - UNA FINESTRA DI DIALOGO OPERALIZZATO FRA TERAPEUTA-PAZIENTE "Torna qui, torna." Mi muovo sul divanetto, il suo colore è di un beige e lo spettro a palette cromatica trasmuta in altri milionesimi di tonalità a tinta variegata. "Educati. Leggi. E' scienza. Non avere paura.", la sua voceContinua a leggere "DIALETTICA DI UNA RIPRESA DESTRUTTURALIZZATA"

SCOMPOSIZIONI DA INTORTO

UN'ELEGIA ALL'INCONTRO Quando spengo l'automobile, inarco sul freno a mano con propulsa decisione e inserisco la prima marcia. Non sono in ritardo, ma rischio di sentirmi, anche oggi, in ritardo. Risulto sempre, reiteratamente, in ritardo. Sono dentro al ritardo nominativo temporale. Afferro lesta la giacca del completo e mi compiaccio dei nuvoloni che han vogliaContinua a leggere "SCOMPOSIZIONI DA INTORTO"

UBIQUITA’ ERIGENTI

STORIA DI UNA PASSEGGIATA ENTERO-TEMPORALE Contrariamente alle aspettative desunte nel corso di anni precocemente primordiali, oggi riconosco di riuscire a instaurare una connessione peculiare con i bambini. Non c'è nulla che mi viene mai chiesto, semplicemente s'avvicinano, con disinibizione, coraggio, naturalezza. Mi attribuiscono un ruolo all'interno delle loro abbozzate progettualità adibite ai primi accenni diContinua a leggere "UBIQUITA’ ERIGENTI"