non ho nùlla da richiedere, parro témpo da frʼa-intendere, in[téndere] le mani verso d’ore, verso trà’ne. in un deserto gritèrino, dove abitano i fiori, tùlipani non li rendo, voglio vivàno di fuori.
déserto tulipano, 100×40, 2023
ho rʼàc—colto molti fiùmi, abbia’i piedi per dilùvi, ho mangiato le mi’erbacce per poi scòrgerne i divari. vari, per’durati cerebrali dal déserto tulipano, alla testaccia mi son cresciuti tùlipani.
sècrezioni tulipano, 50×70, 2023piànta sacromujer abajo. 50×70, 2023 (non terminato)do(r)m’arsi, 30×40, 2023cae’su identity-filiation: l’affinità del verbo disfor. tavola in compensato, 90×60, 2023[mi] esco da me, assie’me a me, ed é come fiòrire dalla terra / una pòrta compare. c(i)élato, 100×70, 2023la “nùbe” è una sperimentale multi-strato cocleo-vasale. La vista offuscata e la perdita d’equilibrio sono la rivalsa tangibile della visione. 60×80, 2023
gò nagut.gold’en interferences è un inno tribale all’identità frammentata, alla diplopia cerebrale nucleica, all’offuscamento di una lacuna. una dònna-uomo che siede, vèdendo viste. su tela cotone premium 50×70, 2023
o-il islànd, 70×100, 2023ca’dere, ca’dare, estradare. 70×100, 2022splintéred half – terra bruciata. su cotone pregiato 150×100, 20222021, senza scarpe / Il vaso di Pandor(e)a, 50×70 2021, City Out-break, su legno levigato – 21×15
càmpi di battaglia. 30×40, 2022
[riptìde], 70×100, 2022Fòr(eig)n land[er], 2022vèr-tìcal, vèr’ti a te. 21×33, 2021ré-flected in projectiòns: quando le còlpe diventano sùrrogati e l’emòzione diviene prétesto, cosa se ne si fa, di tutto questo?, acrilico su tavola a legno grezzo, 70×100, 2022lés dimensions.out-of-temporalità trascesa, 2021un-tàmed, 50×60, 2022il grémbo di Circe, cartone telato, 30×30, 2021
the trù of the peasants, cartone telato, 30×40, 2021
Dis-genesì è una storia che nasce dalla fame. È una fame accalappiata, ma incerta. Torrida, ma fertile. È una tela che racconta di pensieri che a rincorrersi ingurgitano polvere in amnesia, paralisi che diventa gambe. Dis-genesì è l’antitesi dell’atto generatore che continua a rimanere negli svincoli del sì trasceso. 2021, Dis-genesì 30×60
Osta-colante è una tela 30×40 che racconta di detersione e controversia, di metamorfosi, di raziocinio inesistente. Osta-colante è quando qualcosa collide e al contempo si attraversa. 2020, Osta-colante 30×40 Ricer-ch’è è una tela 30×40 che ambisce a sussurrare come senza l’altro l’identità individuale farebbe sosta molto lunga, interminabile, presso le acque della vacuità. Ricer-ch’è è un eco, un affanno, un’insaziabile brama di riporre in alcune repliche derivate un motivo essenziale. 2020, Ricer-ch’è 30×40Casc(o)a-Te ad’agio è una tela 50×60 che racconta di atti leggeri, sconclusionati, opinabili, indifferenti all’agio del mondo. Casc(o)a-Te ad’agio è quando si solleva le braccia e ci si lascia scottare lievi al sole, per rammentare avidamente il culto della parola nel pensiero obliterato. 2021, Casc(o)a-Te ad’agio, 50×60
2021, Speculi x 0I 30×30
“Speculo I – ciò che resta del manifesto”, 30×30
dettaglio – “Casa – ciò ch’é l’tutto contenitore“, 30×30