


guàrda-[ci] ap’préss-alteri. guarda me e te, son io tu, e tu sei me. Con chi sénto? un’ap’pòrto, una coniugazione tanto giùnta. le difformità s’assolvono, io guardo oggi, poi muto forma ma pur sempre guardo anche domani. Io ero oggi, ma pur sempre resto in moto.